Letrozolo Cos’è, come e quando si assume Controindicazioni

Letrozolo Cos’è, come e quando si assume Controindicazioni

È particolarmente efficace per le donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), una causa comune di anovulazione. Stimolando l’ovulazione, il Letrozolo aumenta le possibilità di concepimento. L’uso del letrozolo non è limitato al solo ambito oncologico; infatti, è stato studiato anche come possibile trattamento per l’infertilità, in quanto può stimolare l’ovulazione. Tuttavia, la sua applicazione principale rimane quella oncologica, dove ha dimostrato efficacia e sicurezza nel lungo termine. Il letrozolo può essere somministrato per diversi https://digiinfomedia.online/sustanon-250-mg-magnus-pharmaceuticals-indicazioni-2/ mesi o anni a seconda della vostra particolare situazione. L’oncologo che vi ha in cura discuterà con voi quella che a suo parere è la durata del trattamento più indicata per il vostro caso.

Inoltre, è utilizzato in alcuni protocolli di stimolazione ovarica controllata, nonostante questa non sia un’indicazione approvata in tutti i paesi. In uno studio di carcinogenesi in ratti maschi della durata di 104 settimane, non sono stati rilevati tumori correlati al trattamento nei topi maschi. In topi di sesso femminile, è stato osservato un incremento generalmente dose- correlato nell’incidenza di tumori benigni delle cellule della teca granulosa ovarica con tutte le dosi di letrozolo testate.

L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia, definita come l’intervallo tra la randomizzazione e il primo evento di recidiva loco-regionale, metastasi a distanza o carcinoma mammario controlaterale. I livelli mediani del colesterolo totale nel gruppo di trattamento con tamoxifene erano diminuiti del 16% dopo 6 mesi rispetto al basale e questa diminuzione è stata mantenuta nelle visite successive fino a 24 mesi. Nel gruppo di trattamento con letrozolo, i livelli di colesterolo totali erano relativamente stabili nel tempo, mostrando una differenza statisticamente significativa in favore del tamoxifene in ciascun time-point. Globale (OS), sopravvivenza libera da malattia sistemica (SDFS), tasso di carcinoma invasivo mammario controlaterale e tempo alla recidiva di carcinoma mammario. Nelle donne sane in postmenopausa, la somministrazione di dosi singole di 0.1 mg, 0.5 mg , e 2.5 mg di letrozolo sopprimono i livelli sierici di estrone e di estradiolo rispettivamente del 75-78% e del 78% rispetto ai valori basali. Tuttavia, se è quasi tempo per la dose successiva (entro 2 o 3 ore), la dose dimenticata non deve essere assunta e il paziente deve tornare al suo normale orario di assunzione.

Che cos’è Letrozolo Teva e a che cosa serve

Le dosi non devono essere raddoppiate perché con dosi giornaliere sopra la dose raccomandara di 2,5 mg, è stata osservata una esposizione sistemica sovraproporzionale (vedere paragrafo 5.2). Non è richiesta alcuna modifica della dose di letrozolo per le pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (Child-Pugh A o B). Non sono disponibili dati sufficienti per pazienti con insufficienza epatica grave. Pazienti con insufficienza epatica grave (Child-Pugh C) richiedono uno stretto controllo (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

  • Il letrozolo si usa per il trattamento del carcinoma della mammella e dell’ovaio (quest’ultimo in caso di ripresa della malattia) nelle donne in post-menopausa.
  • Nel trattamento neoadiuvante, il trattamento con letrozolo deve essere continuato da 4 a 8 mesi in modo da stabilire una riduzione ottimale del tumore.
  • Il letrozolo può essere somministrato per diversi mesi o anni a seconda della vostra particolare situazione.
  • Nelle pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, il trattamento con letrozolo deve essere continuato finché la progressione tumorale risulta evidente.
  • La terapia con letrozolo può causare stanchezza e debolezza, talvolta accompagnate da capogiri e cefalea.

In ratti femmina, è stata riscontrata una riduzione dell’incidenza di tumori mammari di natura sia benigna che maligna a tutte le dosi impiegate di letrozolo. Nell’ambito di studi tossicologici per somministrazione ripetuta nel ratto e nel cane , aventi una durata fino a 12 mesi, i principali risultati osservati possono essere attribuiti all’attività farmacologica del composto. La dose priva di eventi avversi è risultata pari a 0.3 mg/kg in entrambe le specie. Dato che i livelli allo steady-state vengono mantenuti nel tempo, si può concludere che non vi è accumulo continuo di letrozolo.

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Sulla base dei dati sull’uomo in cui ci sono stati casi isolati di difetti alla nascita (fusione labiale, genitali ambigui), letrozolo può causare malformazioni congenite quando somministrato durante la gravidanza. Gli studi su animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Nel trattamento neoadiuvante, il trattamento con letrozolo deve essere continuato da 4 a 8 mesi in modo da stabilire una riduzione ottimale del tumore.

Non necessariamente gli effetti collaterali menzionati compariranno in tutti i pazienti che ricevono il letrozolo. Va, inoltre, tenuto presente che gli effetti collaterali possono variare se il trattamento è effettuato, anziché con un solo preparato, con una combinazione di farmaci. Molte forme di carcinoma mammario hanno bisogno della presenza dell’estrogeno per crescere.

Farmaci quali il tamoxifene (un farmaco antitumorale), farmaci anti-estrogeni o estrogeni possono diminuire l’attività del letrozolo. In particolare, sembra che il tamoxifene sia in grado di diminuire notevolmente la concentrazione plasmatica del farmaco, diminuendone così l’efficacia terapeutica. La somministrazione concomitante di letrozolo con questa tipologia di farmaci dovrebbe, pertanto, essere evitata. Da studi condotti in vitro, sembra che il letrozolo sia in grado di inibire gli isoenzimi P2A6 e P2C19 del citocromo P450.

La compressa può essere assunta sia vicino sia lontano dai pasti, deve essere deglutita intera con acqua o con un altro liquido. La dose abituale è di una compressa al giorno contenente una quantità di principio attivo pari a 2,5 mg, è consigliata l’assunzione alla stessa ora del giorno. La durata del trattamento viene stabilita dal medico oncologo in base al tipo di tumore e alle condizioni cliniche della paziente. Qualora si dimentichi di assumere una compressa, non bisogna assolutamente assumere una dose doppia di farmaco per compensare la dimenticanza, ma deve essere subito informato il medico oncologo che deciderà il da farsi. Uno studio controllato in doppio cieco è stato condotto per confrontare letrozolo 2.5 mg e tamoxifene 20 mg come terapia di prima linea in donne in postmenopausa con cancro mammario avanzato. In 907 donne, letrozolo è risultato superiore a tamoxifene per il tempo alla progressione (endpoint primario) ed il tasso di risposte obiettive, il tempo al fallimento del trattamento ed il beneficio clinico.

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